Cartolarizzazione di beni pubblici: è necessaria una puntuale istruttoria sulla effettiva condizione dell’immobile prima di attribuire allo stesso la qualifica di pregio

A.V.
In materia di procedure per la dismissione (cartolarizzazione) di beni pubblici, è stato ritenuto illegittimo il decreto ministeriale di individuazione degli immobili di pregio, adottato senza la previa comunicazione di avvio del procedimento agli interessati, inquilini degli immobili qualificati di pregio, e senza una puntuale istruttoria volta ad accertata l’assenza di condizioni di degrado tali da far venire meno la presunzione di “pregio” degli immobili collocati in zona A del centro storico della città.
Il TAR della Toscana annulla il decreto classificazione degli immobili, confermando la necessità della comunicazione di avvio del procedimento e della puntuale istruttoria nelle procedure di dismissione dei beni pubblici, ai fini dell’individuazione della qualifica di pregio degli immobili.
Gli aspiranti acquirenti di immobili di enti pubblici compresi nei procedimenti di dismissione potranno, pertanto, beneficiare del consistente abbattimento del prezzo dell’immobile e delle altre agevolazioni previste dalla normativa applicabile, salvo che – a seguito di una puntuale istruttoria – non venga accertata l’assenza di condizioni di degrado del bene medesimo.
La pronuncia in esame presenta il prego di affermare, con valenza generale, un principio che fino a tale momento aveva trovato applicazione solo nei singoli casi concreti e previo accertamento di determinate condizioni di fatto.